Raccolta pile esauste: dati preoccupanti in Umbria

raccolta pile esauste

Legambiente rivela carenze nella raccolta delle pile esauste nei supermercati umbri: solo il 55% dei punti vendita offre un servizio visibile e adeguato. Scopri i dettagli.

Un problema di visibilità e comunicazione
In Umbria, quasi la metà dei supermercati non garantisce un servizio adeguato di raccolta delle pile esauste, o non lo rende visibile ai consumatori. È quanto emerge dall’indagine condotta dal Circolo Legambiente Foligno e Valli del Topino, in collaborazione con Legambiente Umbria.

L’indagine, durata un anno, ha coinvolto 147 punti vendita di 22 insegne della grande distribuzione, distribuiti in 32 città umbre. L’obiettivo era verificare il rispetto degli obblighi di legge sulla raccolta differenziata delle pile esauste, monitorando la presenza dei contenitori dedicati, la loro visibilità e la comunicazione al pubblico.

I dati principali

  • 45% dei supermercati non dispone di un contenitore per la raccolta delle pile o non lo rende facilmente individuabile.
  • Nel restante 55%, l’85% espone i contenitori in modo visibile, ma solo il 30% fornisce una comunicazione adeguata al consumatore.
  • Tra le città umbre, Terni è la più virtuosa (90% dei supermercati con servizio attivo), seguita da Perugia e Assisi (oltre il 70%). Risultati critici in città come Magione, Foligno, Città di Castello e Spoleto, con percentuali inferiori al 46%.

Perché raccogliere le pile esauste è fondamentale
Le pile esauste non devono essere gettate nei rifiuti indifferenziati. Per ogni tonnellata raccolta, è possibile recuperare oltre 300 kg di zinco e 250 kg di ferro e nichel, utilizzabili per realizzare oggetti come posate, targhe per auto e pannelli fotovoltaici. Tuttavia, il tasso di raccolta in Italia nel 2023 è fermo al 33,6%, lontano dall’obiettivo europeo del 73% entro il 2030, fissato dal regolamento 2023/1542.

Un appello alla responsabilità
Lorenzo Parrinello, coordinatore dell’indagine, sottolinea: “Speriamo che questo report sensibilizzi i punti vendita meno attenti, aiutando a raggiungere gli obiettivi europei”.

Maurizio Zara, presidente di Legambiente Umbria, aggiunge: “Questi dati evidenziano la necessità di rafforzare l’economia circolare. Ne parleremo nel prossimo EcoForum regionale”.

Per approfondire, visita il sito di Legambiente Umbria e scopri come contribuire a migliorare la gestione delle pile esauste nella tua città.

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